L’aderenza dei pazienti agli esercizi fisioterapici

I PAZIENTI FANNO GLI ESERCIZI DI FISIOTERAPIA? L'IMPORTANZA DELL'ADERENZA AL TRATTAMENTO RIABILITATIVO
In ambito fisioterapico, l’aderenza del paziente a un programma di esercizi rappresenta uno dei fattori più determinanti per il buon esito del trattamento. Studi recenti suggeriscono che non è tanto l’efficacia teorica di un programma a determinare i risultati clinici, quanto piuttosto la sua effettiva esecuzione costante da parte del paziente: in tal senso, quindi, l’aderenza diventa la chiave di volta tra progetto riabilitativo e miglioramento funzionale. Arensman et al. (2024), in uno studio prospettico su pazienti con low back pain aspecifico, hanno evidenziato come l’aderenza agli esercizi domiciliari sia associata a migliori esiti in termini di riduzione del dolore e recupero funzionale, pur segnalando che non sempre vi è una correlazione lineare e universale.
Tuttavia, la realtà clinica racconta una storia diversa: una scoping review pubblicata da Kenny e colleghi (2023) ha analizzato oltre 300 studi clinici randomizzati su condizioni muscoloscheletriche comuni ed evidenziato come meno della metà dei trial includeva una misura sistematica dell’aderenza. Questo significa che in molti casi, anche in ambito di ricerca clinica, non viene monitorato se e quanto il paziente segua effettivamente il piano di esercizi prescritto. Tale mancanza di attenzione sistematica all’aderenza rappresenta una criticità importante, non solo sul piano della ricerca ma anche nella pratica quotidiana. Quando l’esecuzione degli esercizi è irregolare o viene interrotta prematuramente, si riduce drasticamente la probabilità di successo terapeutico, con conseguente rischio di cronicizzazione, recidive o scarsa soddisfazione del paziente.
In sintesi, promuovere e sostenere l’aderenza non è un elemento accessorio, ma un obiettivo clinico primario che ogni fisioterapista dovrebbe porsi. Solo attraverso l’adozione di strategie mirate e la costruzione di un’alleanza terapeutica efficace sarà possibile colmare il divario tra trattamento prescritto e comportamento reale del paziente.
Le criticità dell'aderenza in fisioterapia: perché è così difficile migliorarla e monitorarla?
Le ragioni per cui un paziente non riesce a mantenere costantemente un programma fisioterapico sono complesse e multifattoriali. Himler e colleghi, in una scoping review del 2023 focalizzata su pazienti con condizioni muscoloscheletriche, hanno suddiviso le barriere principali in tre categorie interdipendenti: individuali, relazionali e contestuali.
Tra i fattori individuali, il dolore persistente o accentuato durante l’esercizio è una delle cause più frequenti di interruzione del trattamento. Anche la bassa self-efficacy – ovvero la scarsa fiducia nelle proprie capacità di eseguire correttamente gli esercizi – incide negativamente, così come l’ansia da prestazione o la percezione di non avere tempo sufficiente nella propria routine quotidiana.
I fattori relazionali riguardano invece il rapporto tra paziente e fisioterapista. Una comunicazione poco empatica, l’assenza di ascolto attivo o un approccio autoritario possono ridurre il senso di coinvolgimento del paziente, mentre la mancanza di supporto familiare o sociale può far sentire il paziente solo nel percorso, contribuendo all’abbandono del programma.
Infine, i fattori contestuali comprendono problematiche logistiche come la distanza dal centro riabilitativo, l’orario delle sedute incompatibile con gli impegni quotidiani, o un ambiente clinico percepito come impersonale o poco stimolante.
Un ulteriore ostacolo di tipo metodologico è la mancanza di strumenti affidabili per misurare l’aderenza. In una revisione della letteratura di Frost e colleghi (2017) si evidenzia come molte volte non vengano utilizzati strumenti validati per rilevare quante volte, con quale intensità e per quanto tempo il paziente esegue realmente gli esercizi prescritti. Questo limita la possibilità di confrontare gli studi tra loro e di individuare soglie di aderenza realmente clinicamente efficaci.
Cosa fare? Strategie per migliorare gli esercizi a casa dei pazienti
La buona notizia è che esistono strategie efficaci per promuovere l’aderenza e che molte di queste sono già applicabili nella pratica clinica quotidiana.
Uno degli strumenti più promettenti è l’uso delle tecnologie digitali, come app per smartphone, video-esercizi e sistemi di reminder. Lang e colleghi nel 2022, in una revisione sistematica di trial randomizzati, hanno osservato che queste soluzioni, se ben integrate, possono migliorare significativamente l’aderenza nei programmi domiciliari, almeno nel breve termine. L’elemento chiave è il coinvolgimento attivo del paziente, che si sente seguito anche al di fuori della clinica.
Un altro elemento centrale è la supervisione periodica. Sempre nello studio di Kenny del 2023 viene sottolineato come l’aderenza sia nettamente più alta quando il paziente sa di essere periodicamente valutato o incoraggiato: la presenza costante del fisioterapista – anche a distanza – rafforza il senso di responsabilità e motivazione!
Infine, la motivazione intrinseca può essere potenziata con strategie comportamentali semplici ma efficaci: stabilire obiettivi raggiungibili anche a breve termine, monitorare i progressi e fornire feedback positivi. Ley (2024), in una overview di 19 revisioni sistematiche, riporta che l’integrazione di questi elementi – definiti anche “booster” – può produrre un miglioramento misurabile dell’aderenza.
Cosa può fare il fisioterapista? Strategie cliniche concrete e subito applicabili
Il fisioterapista riveste un ruolo chiave nel promuovere l’aderenza, non solo come tecnico, ma come guida motivazionale e punto di riferimento relazionale. Diversi studi convergono su strategie precise che i clinici possono adottare.
- Personalizzazione del programma: adattare il tipo di esercizi, la durata, la frequenza e la progressione alle caratteristiche individuali del paziente migliora l’engagement. Ley et al. (2024) ribadiscono che il “one-size-fits-all” è tra le principali cause di abbandono dei programmi riabilitativi.
- Comunicazione empatica: stabilire una relazione terapeutica basata su fiducia, ascolto attivo e condivisione degli obiettivi favorisce il senso di alleanza terapeutica, migliorando l’aderenza anche in contesti difficili (Himler, 2023). Il ruolo del fisioterapista va oltre la tecnica: diventa educatore, motivatore e progettista di un percorso su misura.
- Follow-up attivo (booster sessions): contatti telefonici, brevi videochiamate o reminder digitali programmati aiutano il paziente a sentirsi seguito, evitando l’isolamento e prevenendo la discontinuità.
Tecnologia al servizio del paziente: Lang (2022) suggerisce che strumenti come app interattive o tutorial personalizzati possano aumentare la motivazione, soprattutto nei pazienti giovani o tecnologicamente abituati. L’uso di strumenti digitali oggi è non solo consigliato, ma sempre più necessario.
Strumenti come L’App Corpore offrono una soluzione pratica e moderna:
Permettono al fisioterapista di creare e assegnare schede personalizzate, visibili via app o PDF, arricchite da video tutorial e booster automatici.
Consentono il monitoraggio remoto del paziente, con dati su esecuzione, sintomi e progressi registrati in tempo reale.
Offrono una banca di esercizi professionale, semplificando il lavoro clinico e aumentando l’engagement del paziente.
Integrare l’uso di app come Corpore nel proprio workflow significa fornire:
Un supporto motivazionale continuo, con reminder e video personalizzati.
Un canale di feedback diretto e immediato tra paziente e fisioterapista.
Un valore aggiunto, percepito dal paziente e misurabile nella pratica clinica.

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Arensman RM, Pisters MF, Kloek CJJ, Veenhof C, Ostelo RJWG. (2024) Exploring the association between adherence to home-based exercise recommendations and recovery of nonspecific low back pain: a prospective cohort study. BMC Musculoskeletal Disorders. 2024;25(1):614.
Frost R, Levati S, McClurg D, Brady M, Williams B. (2017) What adherence measures should be used in trials of home-based rehabilitation interventions? A systematic review. Archives of Physical Medicine and Rehabilitation. 2017;98(6):1241–1256.e45.
Himler P, Choi K, Nelsen B, Moon HJ, Lee K, Cook CE. (2023) Understanding barriers to home exercise program adherence for patients with musculoskeletal conditions: a scoping review. Musculoskeletal Science and Practice. 2023;64:102728.
Kenny M, Ranabahu T, Vallance P, Malliaras P. (2023) Exercise adherence in trials of therapeutic exercise interventions for common musculoskeletal conditions: A scoping review. Musculoskeletal Science and Practice. 2023;65:102748.
Lang S, McLelland C, MacDonald D, Hamilton D. (2022) Do digital interventions increase adherence to home exercise rehabilitation? A systematic review of randomised controlled trials. Archives of Physiotherapy. 2022;12:24.
Ley C, Ziemann E, Piwek L, Meinlschmidt G. (2024) Overview of systematic reviews on interventions to improve adherence in physiotherapy: a meta-review. Systematic Reviews. 2024;13:38.

Daniele Sacchi
Fisioterapista OMPT , Co-founder CORPORE